La stampa 3D nella gioielleria trasforma il modo in cui le idee prendono vita

L’utilizzo della stampa 3D nella gioielleria è ormai sempre più frequente per la creazione di cere per la fusione diretta.

L’industria della gioielleria è stata tra le prime ad utilizzare la stampa 3D, dove il prototipo viene stampato in cera e successivamente, versando il metallo liquido sullo stampo di gesso, trasformato in una riproduzione perfetta del modello disegnato.

L’avvento di software CAD nella progettazione dei modelli ha reso senza limiti la creatività del designer e, unitamente alla stampa 3D che riproduce fedelmente qualsiasi geometria, è possibile realizzare dei gioielli unici ed inimitabili.

Il settore gioielliero negli ultimi due anni, stando alle statistiche dell’Osservatorio sul settore orafo-gioielliero del dipartimento di Business Strategy di Italian Exhibition Group, sta registrando dati positivi sia per quanto riguarda la produzione che il fatturato, con un incremento del 8,2% delle vendite all’estero.

Ed è proprio per fronteggiare l’esigenza di ampliare la capacità produttiva del settore che sarà sempre più importante affiancare l’utilizzo della tecnologia 3D con i sistemi di produzione convenzionali ed ottimizzare i processi in ottica di sviluppo 4.0.

Il processo di progettazione e produzione per la gioielleria da sempre richiede dei livelli di know how elevati, che includono lo stampaggio, la fusione, l’elettrodeposizione, la forgiatura, il taglio della pietra, l’incastonatura, l’incisione e a lucidatura. Ognuna di queste discipline richiede delle conoscenze tecniche, come la microfusione, le cui origini risalgono a più di 4000 anni fa.

 

 

I vantaggi della stampa 3D nella gioielleria

L’ingresso della stampa 3D nella gioielleria, di fatto, va ad eliminare alcuni passaggi indispensabili nel processo tradizionale.

Nella produzione classica infatti, vi sono una serie di fasi fondamentali

  1. creazione del design
  2. creazione di un modello primario
  3. creazione di un modello
  4. produzione di un master d’argento
  5. creazione di uno stampo in silicone / gomma, per l’iniezione di cera per realizzare prodotti in serie
  6. casting / produzione di pezzi finali e finitura

L’impatto principale della stampa 3D nella gioielleria risiede nella prototipazione, dove la stampa 3D viene utilizzata per creare direttamente un pezzo stampato, in resina o cera, pronto per la microfusione o “Direct Casting”, andando ad eliminare alcune delle fasi più lunghe del processo tradizionale.

Utilizzando la tecnologia Direct Metal Printing è possibile, dal file CAD 3D, riprodurre direttamente il modello finto in leghe come il titanio.

I processi di stampa 3D più indicati per il settore orafo sono quelli che producono parti con tolleranze più strette e risoluzioni più elevate, come la tecnologia Multi Jet Printing e la tecnologia Stereolitografica.

Conclusioni

La stampa 3D ha rivoluzionato il modo in cui le idee prendono vita.

In tutti i settori ha reso praticamente illimitata la liberà di progettazione dei designers. I progetti che una volta erano ritenuti irrealistici ora vengono realizzati proprio grazie alla stampa in 3D. La gioielleria da subito ha colto il potenziale di questa tecnologia per sperimentare e creare capolavori.

I principali vantaggi derivanti dall’additive manufacturing includono il risparmio di tempo, la gestione di progetti complessi in modo efficiente e l’ottimizzazione dei costi, cogliendo le innovazioni del progresso tecnologico.

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